E’ quella sabbia che scivola tra le mani che brucia,
quella sabbia brilla al sole
acceca
mi ricorda il tuo sorriso
quei baci appassionati che mi davi
quelle tue carezze lascive
quella tua voglia di amare.
Ora rimangono ormoni vaganti nel mio inconscio
sensazioni di lussuria e di perversione
liberazione dalle catene del perbenismo
rifiuto del pudore.
Mi rimane anche il tuo corpo nudo
steso a notte sulla spiaggia di Torre Pali
con le zanzare che infastidivano
e la tua pelle indorata di sabbia
che scivola tra le mani,
che continua a bruciare.
Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 3.9.2028 – 11.43)
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